Piattaforma SSHCode - Utilizzo tramite sshfs
by Tullio Facchinetti
Questa modalità di utilizzo permette di editare (scrivere e modificare) i propri programmi utilizzando un qualsiasi editor presente sul proprio computer, e di compilare i programmi sul server SSHCode. Per accedere al terminale su SSHCode, seguire le istruzioni riportate qui.
La tecnologia sshfs viene utilizzata per “far apparire” in una directory del proprio computer i file presenti sul serveer SSHCode. In questo modo si può lavorare sul proprio computer come se i file sorgente fossero memorizzati sul proprio hard disk. Per i curiosi, una spiegazione di come funziona è riportata qui.
Quando si salvano i file in locale, questi sono sincronizzati con il server. Pertanto la compilazione lanciata sul server tramite il terminale agirà sui file che sono stati salvati.
La configurazione della tecnologia sshfs dipende dal sistema operativo. Di seguito sono riportate le indicazioni per configurare l’ambiente per il proprio sistema operativo.
Windows
Devono essere installati, nell’ordine:
-
SSHFS-Win 32bit PC oppure 64bit pc (la versione 32bit è per i computer più vecchi; normalmente va bene la versione 64bit)
Una volta installati, si può aprire SSHFS-WinManager per configurare la connessione con il server SSHCode.
Il programma permetterà di far vedere i file presenti sul server SSHCode all’interno di una unità drive del computer (es. X:
- la lettera è configurabile).
Mac e Linux
La procedura di installazione e utilizzo per Mac o Linux è simile, in quanto Mac ha a disposizione una shell simile a quella di Linux.
Configurazione Mac
Per la configurazione in ambiente Mac si possono seguire le istruzioni riportate qui.
In breve, vanno installati i pacchetti OSXFuse and SSHFS, e poi si può procedere come descritto sotto.
Configurazione Linux
Bisogna prima installare gli strumenti necessari ad usare sshfs. I comandi di installazione dipendono dalla distribuzione che si sta usando. Se si usa Fedora o altre distribuzioni Red Hat, si veda qui. Se si usa Debian, Ubuntu o derivati, si veda qui.
Utilizzo (entrambi i sistemi operativi)
Dopo l’installazione, si può creare una directory qualsiasi all’interno della propria home directory con
mkdir sshcode-locale
e montare la directory con
sshfs -p 22002 nome-utente-sshcode@jupyter.unipv.it:/home/nome-utente-sshcode/ /home/utente/sshcode-locale -o idmap=user -o uid=`id -u` -o gid=`id -g` -o reconnect -o allow_root
dove
nome-utente-sshcode
é il nome utente ricevuto via email per l’accesso al sistema/home/utente/sshcode-locale
è il percorso assoluto dove si è creata la directorysshcode-locale